Siamo molto tristi e affranti per la scomparsa di Giulio Giorello, venuto a mancare a 75 anni. Laureatosi in Filosofia a Milano e in matematica a Pavia, dopo aver vinto una cattedra di matematica presso l’università degli Studi di Catania subentrò al suo maestro Ludovico Geymonat come titolare della cattedra di Filosofia della Scienza presso l’Università degli Studi di Milano. Non era legato a nessuna ortodossia e non obbediva a nessuna ideologia se non quella del rispetto della libertà dell’individuo e del pensiero. Cortese anche nella polemica più aspra, era sostenuto da una vivacissima curiosità intellettuale, era impegnato nello studio di diversi ambiti scientifici, ma era interessato anche alla musica, alla letteratura e ai fumetti.
Quando gli proponemmo, timidamente, di far parte del comitato scientifico della Festa di Scienza e di Filosofia-Virtute e Canoscenza accettò con entusiasmo, e insieme agli altri componenti del comitato, Edoardo Boncinelli, Silvano Tagliagambe, Roberto Battiston, Massimo Arcangeli, ha messo a disposizione delle nove edizioni di questo evento il suo sapere, la sua esperienza, il suo interesse per la diffusione della cultura scientifica come strumento di crescita e di libertà, contribuendo in maniera determinante al successo di una iniziativa che ha saputo conquistarsi, anno dopo anno, un pubblico sempre più vasto e variegato.
Viene a mancare uno degli intellettuali più stimati e ammirati dal pubblico di tutte le età, e in modo particolare dai giovani, di cui condivideva l’entusiasmo e la curiosità.