Giuseppe Trautteur, di origini svizzere è nato a Napoli. È professore emerito di Informatica teorica presso l’Università Federico II degli Studi di Napoli. Laureato in fisica, si è occupato di Cibernetica e ha conseguito, nel 1970, il dottorato in Computer and Communication Sciences presso l’Università del Michigan. Ha insegnato Informatica teorica e Calcolabilità e complessità all’Università degli Studi Federico II di Napoli. Ha, inoltre, svolto un’intensa attività di studio e ricerca: è consulente scientifico per la casa editrice Adelphi sin dagli anni Sessanta; ha all’attivo numerose pubblicazioni.
Il prof. Trautteur ha condotto ricerche sugli aspetti filosofici del rapporto mente-macchina e ha curato particolarmente lo studio degli algoritmi evolutivi, la modellistica computazionale di sistemi biologici e le reti neurali ricorrenti. Il suo libro: Il prigioniero libero approfondisce il fatto che nella ricerca scientifica i concetti di responsabilità e di libera scelta, su cui si basano sistemi e principi legislativi che costituiscono i presupposti della possibilità di governo della società, non sono così immediati, condivisi e scontati. In particolare questo avviene nell’ambito delle Neuroscienze, nell’ambito del quale gli studiosi si interrogano se si possa parlare di libertà, se essa esista realmente, di fronte ai nuovi capisaldi della ricerca scientifica, come ad esempio la genetica e l’evoluzione.
Il Prof. Trautteur ne parlerà in modo approfondito presentando il suo libro insieme al Prof. Giorgio Vallortigara, professore ordinario di Neuroscienze presso l’Università degli Studi di Trento, scienziato di fama internazionale, le cui ricerche sulla cognizione numerica e sulla predisposizione biologica al riconoscimento di molti modelli animali costituiscono contributi originali e innovativi di grande rilevanza internazionale. Inoltre ha una capacità di alto profilo nella divulgazione scientifica.