È LA PRIMA SUPER-TERRA SCOPERTA DA TESS NELLA ZONA ABITABILE CONSERVATIVA
Si chiama Toi-715 b ed è il primo mondo individuato da Tess nella zona abitabile conservativa della propria stella, la nana rossa Toi-715. Ha un raggio che è circa una volta e mezzo quello della Terra e impiega poco più di 19 giorni per compiere un’orbita completa. A studiarlo in dettaglio è stato un team di astronomi guidato dall’Università di Birmingham. La scoperta porta la firma anche di tre astronomi dell’Osservatorio di Campo Catino
06/02/2024
Un nuovo pianeta extrasolare, la prima super-Terra scoperta nella zona abitabile conservativa della propria stella: è questa la notizia con cui il cacciatore di esopianeti della Nasa, Tess, inaugura il 2024.
Il pianeta in questione si chiama Toi-715 b. È tre volte più massiccio e una volta e mezza più grande della Terra. E orbita attorno alla sua stella madre in una regione in cui ci sono le condizioni adatte affinché sul pianeta possa esistere acqua liquida, elemento essenziale per la vita come la conosciamo. Il periodo orbitale del pianeta e la temperatura effettiva della stella suggeriscono infatti un flusso di insolazione pari a 0.62 volte quello che riceve la Terra dal Sole, il che posiziona Toi-715 b all’interno della zona abitabile conservativa della sua stella.
Scoperto con il metodo dei transiti da un team di scienziati guidato dall’Università di Birmingham, nel Regno Unito, Toi-715 b è un pianeta con un periodo di rivoluzione molto breve: se vivessimo su questo mondo, festeggeremmo capodanno ogni 19 giorni. Il pianeta si trova dunque vicino alla sua stella, dalla quale dista poco più di 12 milioni di chilometri: circa 13 volte meno della distanza Terra-Sole, pari a 150 milioni di chilometri.
La stella madre di Toi-715 b è Toi-715. Si tratta di una nana rossa di circa 6.6 miliardi di anni, situata a 137 anni luce dalla Terra nella costellazione del Pesce Volante. Le nane rosse come Toi-715 sono stelle più piccole e più fredde del Sole. Le loro temperature superficiali fanno sì che la zona di abitabilità di questi astri sia più interna rispetto ad altre stelle, consentendo ai pianeti in orbita ravvicinata come Toi-715 b di mantenere comunque temperature adatte a sostenere, eventualmente, la vita. Rispetto ad altre nane rosse Toi-715 ha però un’ulteriore peculiarità. Una caratteristica che riguarda il suo tasso di emissione di brillamenti. Secondo i ricercatori, l’attività di flaring di Toi-715 è rara e comunque non abbastanza forte da influenzare ipotetici processi di chimica prebiotica su Toi-715 b. Ciò, spiegano i ricercatori, suggerisce che se mai su Toi-715 b fosse comparsa una qualche forma di vita, questa potrebbe ancora esistere. Naturalmente a patto che vi siano tutte le altre condizioni necessarie a sostenerla, come la presenza di acqua liquida e di un’atmosfera.
La scoperta di Toi-715 b è descritta in dettaglio in un articolo pubblicato l’anno scorso su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. I ricercatori hanno validato e confermato la presenza del pianeta utilizzando diversi strumenti. Tra questi, oltre il telescopio Gemini-South, i telescopi della rete del Las Cumbres Observatory, quelli del progetto ExTrA, i telescopi Speculoos e il telescopio Trappist south, c’è anche il Campo Catino Austral Observatory, un telescopio situato all’Osservatorio El Sauce, in Cile, gestito da remoto dallo staff dell’Osservatorio di Campo Catino, in provincia di Frosinone – staff che comprende Giovanni Isopi, Franco Mallia e Aldo Zapparata, tutt’e tre fra i coautori dello studio.
Oltre che di Toi-715 b, nella pubblicazione gli scienziati parlano anche di un secondo pianeta, anch’esso roccioso e anch’esso situato nella zona abitabile conservativa della stella, ma al bordo più esterno della regione. Al momento soltanto un candidato pianeta, Tic 271971130.02 – questo il suo attuale nome in codice – avrebbe un periodo orbitale di circa 25 giorni e, cosa ancor più interessante, un raggio quasi uguale a quello della Terra. Una caratteristica che, qualora fosse confermato il suo status di pianeta, ne farebbe il più piccolo mondo scoperto da Tess all’interno della zona abitabile conservativa della sua stella.
Toi-715 b si aggiunge all’elenco dei pianeti che potrebbero essere esaminati in dettaglio dal telescopio spaziale James Webb. Il telescopio della Nasa è infatti progettato non solo per rilevare questi mondi lontani, ma anche per studiarne le caratteristiche peculiari. Ciò include anche lo studio della composizione dell’eventuale atmosfera, la cui caratterizzazione è fondamentale per avere indicazioni sul potenziale dei pianeti di sostenere la vita.
Per saperne di più:
- Leggi su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society l’articolo “A 1.55 R⊕ habitable-zone planet hosted by TOI-715, an M4 star near the ecliptic South Pole” di Georgina Dransfield, Matilde Timmermans, Amaury HMJ Triaud, Martin Dévora-Pajares, Cristiano Aganze, Khalid Barkaoui, Adam J Burgasser, Karen A Collins, Marion Cointepas, Elsa Ducrot, Massimiliano N. Günther, Steve B Howell, Catriona A Murray, Prajwal Niraula, Benjamin V. Rackham, Daniele Sebastiano, Keivan G Stassun, Sebastián Zúñiga-Fernández, Josè Manuel Almenara, Saverio Bonfils, Francois Bouchy, Christopher J. Burke, David Charbonneau, Jessie L Christiansen, Laetitia Delrez, Tianjun Gan, Lionel J. Garcia, Michele Gillon, Yilen Gómez Maqueo Chew, Katharine M. Hesse, Matthew J. Hooton, Giovanni Isopi, Emanuele Jehin, Jon M. Jenkins, David W. Latham, Franco Mallia, Filippo Murgas, Peter P. Pedersen, Francisco J. Pozuelos, Didier Queloz, David R. Rodriguez, Nicole Schanche, Sara Seager, Gregor Srdoc, Chris Stockdale, Joseph D. Twicken, Roland Vanderspek, Roberto Pozzi, Joshua N. Winn, Julien de Wit e Aldo Zapparata
Licenza per il riutilizzo del testo: CC BY-NC-SA 4.0 DEED https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/deed.it
Articolo pubblicato su media.inaf.it, nelle sezioni ASTRONOMIA, NEWS il 6/02/2024
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ISSN 2724-2641