Ci avviamo verso un futuro nel quale la soluzione di molti problemi e lo svolgimento di numerose attività saranno affidati a robot, algoritmi e sensori. La previsione di un siffatto futuro si associa ad alcune domande e ad alcune riflessioni che si pongono con grande rilevanza:
il nostro lavoro e addirittura la nostra vita saranno controllati da anonimi automatismi, di cui sappiamo molto poco?
Che cosa possiamo attenderci dalla introduzione di una ampia e pervasiva innovazione nel mondo del lavoro?
L’introduzione di nuove macchine che sembrano essere quasi pronte a sostituire, oltre che le braccia, anche l’intelligenza umana e il conseguente nuovo modo di produrre determineranno una perdita massiccia dei posti di lavoro condannandoci ad un destino di disoccupazione tecnologica? Oppure l’innovazione digitale in corso sarà in grado di superare ogni difficoltà e ci assicurerà un futuro felice?
Il libro: Uomini 4.0. Ritorno al futuro, scritto a seguito di una loro ricerca congiunta, dal Prof. Antonio F. De Toni e dal Prof. Enzo Rullani, edito da Franco Angeli, indica una possibile diversa evoluzione. Questo tema costituisce la ragione del titolo del libro: Uomini 4.0: ritorno al Futuro. L’innovazione digitale consente lo spalancarsi di nuove possibilità e forme di produrre e di essere parte della società, di esaltare la creatività dei singoli e la collaborazione interattiva di ogni uomo con gli altri suoi simili, gli altri animali e l’ambiente ove vivono.
Il libro sarà presentato dagli autori, il prof. Alberto Felice De Toni , professore ordinario di Ingegneria Economico-Gestionale presso l’Università di Udine della quale è stato Rettore fino al 2019 attualmente Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e Enzo Rullani, attualmente fellow della Viu-Venice International University e socio onorario della Società Italiana di Management. Lo presenteranno insieme al prof. Silvano Tagliagambe, epistemologo e Filosofo della Scienza. Tre personalità che hanno studiato e studiano ancora i problemi del futuro dell’uomo a seguito della introduzione massiccia di innovazione.