L’Agenzia spaziale europea ha pubblicato un mosaico di 366 immagini del Sole, scattate nel 2020 dal satellite Proba-2. Nel mosaico è stata selezionata un’immagine diversa per ogni giorno dell’anno, permettendo di valutare a colpo d’occhio lo stato di attività del Sole nel corso dell’anno, oltre a evidenziare fenomeni quali le eclissi. Con un commento di Mauro Messerotti dell’Inaf
di Maura Sandri, 08/01/2021
Le 366 immagini del Sole che vedete in questo mosaico sono state realizzate nel 2020 dal satellite Proba-2, il secondo satellite della serie Proba dell’Agenzia spaziale europea (Esa) che continuamente tiene sotto controllo l’attività della nostra stella. In particolare, nel mosaico è stata selezionata un’immagine diversa per ogni giorno dell’anno (incluso il 29 febbraio 2020, essendo l’anno bisestile). Le immagini sono state scattate dalla fotocamera Swap, che opera a lunghezze d’onda dell’ultravioletto estremo per catturare l’atmosfera calda e turbolenta del Sole (la corona solare), alla temperature di circa un milione di gradi.
Queste 366 immagini del Sole sono state scattate dal satellite dell’Esa Proba-2 nel corso del 2020. In particolare, nel mosaico è stata selezionata un’immagine diversa per ogni giorno dell’anno. Il satellite ha supportato Solar Orbiter durante la preparazione della missione, poiché il suo patrimonio tecnologico è passato da Swap al Solar Orbiter Extreme Ultraviolet Imager. Proba-2 continuerà a osservare il Sole e a supportare campagne scientifiche su Solar Orbiter e altre missioni nei prossimi anni. Crediti: Esa/Royal Observatory of Belgium
Mauro Messerotti, fisico solare all’Inaf di Trieste e senior advisor dell’Inaf per lo space weather , ha commentato per Media Inaf il mosaico: «Il collage di immagini consente di valutare a colpo d’occhio lo stato di attività del Sole nel corso del 2020, oltre a evidenziare fenomeni quali le eclissi (il 21 giugno e il 14 dicembre). Infatti, l’aumento del numero di regioni attive – le macchie più luminose che indicano una forte emissione localizzata di radiazione ultravioletta – è ben visibile nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, che hanno caratterizzato la prima fase del nuovo Ciclo Solare 25 iniziato nel 2019».
Espulsione di massa coronale sul Sole ripresa da Soho
(Solar and Heliospheric Observatory) della Nasa/Esa il 29 novembre 2020.
Crediti: Soho (Esa & Nasa)
Queste regioni attive rappresentano aree di intensa attività magnetica che possono produrre alcuni degli eventi meteorologici spaziali più drammatici, come i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale. Una di queste potenti espulsioni è stata catturata da Soho (Solar and Heliospheric Observatory) dell’Esa/Nasa il 29 novembre scorso.
Il 2020 è stato un anno importante per la ricerca solare, con il lancio della missione Solar Orbiter dell’Esa il 10 febbraio, che cercherà di capire cosa guida il ciclo solare di 11 anni. Con la suite di dieci strumenti all’avanguardia di cui è equipaggiato, Solar Orbiter eseguirà osservazioni ravvicinate del Sole e ad alte latitudini, fornendo le prime immagini delle regioni polari del Sole. La missione fornirà inoltre informazioni con un dettaglio senza precedenti su come funziona la nostra stella e su come possiamo migliorare le previsioni nell’ambito dello space weather.
Guarda la versione animata delle immagini del mosaico dell’Esa:
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